segunda-feira, 18 de setembro de 2023

Praça São Marcos / Piazza San Marco, Florença, Itália


 

Praça São Marcos / Piazza San Marco, Florença, Itália
Florença - Itália
Fotografia - Cartão Postal


Texto 1:
La facciata del diciassettesimo secolo della chiesa di San Marco domina l'omonima piazza; autobus, studenti, turisti e locali attraversano la piazza in un andirivieni che dura dall'alba fino a notte fonda.
Questa classica piazza a quattro lati situata nella parte settentrionale della città, a breve distanza dalla stazione dei treni, dal Duomo e praticamente accanto alla marmorea statua del David di Michelangelo, è considerata il fulcro degli spostamenti del centro della città, del collegamento fra i vari autobus del servizio urbano, delle varie piazze, strade, musei, monumenti e persone di Firenze! E questo è ciò che accade oggi, secoli dopo lo splendore che Firenze conobbe nel quindicesimo secolo e dopo la veemenza delle parole pronunciate dal Savonarola.
Non si tratta di un punto focale superbo, filosofico e quasi bohemièn come quello di Piazza Santo Spirito sull'altro lato del fiume, e non ospita il famoso Calcio Storico Fiorentino come Piazza Santa Croce. San Marco rappresenta una sorta di "tappeto d'ingresso" per coloro che usano il sistema di trasporto pubblico per visitare i vari angoli della città fuori dal centro - o scendere per esplorare le stradine e le vie caratteristiche del cuore della città del Rinascimento.
La piazza, che prende il nome dalla favolosa ed omonima chiesa, vede letteralmente migliaia e migliaia di persone ogni giorno. E' caratterizzata da una piccola area verde circondata da panchine, solitamente piene di studenti, turisti e piccioni, davanti alle quali sono piazzate file e file di motorini. Gli alberi sono stati recentemente abbattuti (agosto 2017) per esser sostituiti con del verde nuovo, tra cui ci saranno un sacco di rose profumate. Nel centro del piccolo giardino si trova una statua in bronzo del Generale Manfredo Fanti, un omaggio a colui che fu soldato e comandante durante le guerre d'indipendenza italiane.
Texto 2:
Piazza San Marco è una piazza della zona nord del centro storico di Firenze.
La piazza quadrangolare ha una forma veramente tipica: contornata da eleganti palazzi è dominata dalla facciata della chiesa e convento di San Marco, dalla quale prende il nome; al centro è presente una piccola area verde con alberi, con una statua centrale contornata di panchine e, come nell'omonima piazza veneziana, affollatissima di piccioni. La statua bronzea in questione ritrae il Generale Manfredo Fanti (morto proprio a Firenze), opera del 1873 dello scultore Papi, su modello di Pio Fedi.
La piazza venne realizzata nella prima metà del Quattrocento, quando Cosimo il Vecchio incaricò Michelozzo di edificare la chiesa e il convento per i monaci silvestrini, poi passato ai domenicani provenienti dal monastero di San Domenico di Fiesole. Anticamente la zona si chiamava San Marco al Cafaggio, perché qui vi era una zona boscosa recintata, come indica appunto il nome, o San Marco Nuovo, per distinguerlo da San Marco Vecchio. La piazza e tutto il complesso di San Marco divennero “infuocati” durante gli anni in cui Girolamo Savonarola ne fu il priore, e furono teatro dei drammatici scontri tra i piagnoni cioè i seguaci del frate ferrarese, e i loro avversari. La chiesa rimase senza facciata fino al 1780, quando fu aggiunta l'attuale in stile neoclassico.
All'imbocco con via Battisti si trova un palazzo oggi con intonaco rosso, che un tempo ospitava il Collegio di Studi e che ora ospita gli uffici centrali del Rettorato dell'Università degli Studi di Firenze. All'angolo opposto si trova invece l'Accademia di Belle Arti, già Ospedale di San Matteo, in uno alla Compagnia di San Luca (che radunava i pittori e artisti fiorentini) dal 1680 circa: si affaccia sulla piazza solo il porticato con le lunette di Andrea della Robbia sui tre portali.
Sul lato sud le abitazioni sono più semplici. Al n. 21 visse Bianca Cappello appena arrivata a Firenze, in fuga d'amore con il marito Pietro Bonaventuri. Si dice che proprio vedendola alla finestra di questa casa Francesco I de' Medici se ne infatuò e iniziò quella storia di amore e sangue che legò le loro vite, fino al matrimonio e la morte insieme.
Al numero 51 vi è un'altra memoria legata ad un'amante granducale, la cosiddetta Palazzina della Livia di fine del Settecento. Anche in questo caso infatti la piazza fu teatro di un'avventurosa storia d'amore tra il Granduca Pietro Leopoldo e la ballerina Livia Raimondi, per la quale lui fece costruire dall'architetto Bernardo Fallani l'edificio, prototipo dei villini che nel corso dell'Ottocento colmarono lo spazio attorno ai viali di circonvallazione, creatosi dopo l'abbattimento delle mura.
Sull'angolo opposto sempre davanti a via Arazzieri, esisteva il cinquecentesco convento di Santa Caterina, finanziato con il contributo delle famiglie de' Rossi e Rucellai. Il monastero teneva anche un ospedale, e il tutto venne soppresso nel 1808, quando i locali vennero destinati al Real Comando Militare. Dopo la parentesi di Firenze Capitale (1865-1871), durante la quale l'edificio ospitò il Ministero della Guerra, il palazzo, che occupa tutto l'isolato fino a via San Gallo, tornò ad ospitare una caserma, funzione che detiene tuttora.

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