Veneza - Itália
Pinacoteca de Brera Milão
OST - 53x70 - 1740/1745
Nel dipinto, Canaletto dipinge i
palazzi e le chiese di Venezia che si riflettono sull’acqua della laguna. A
destra del quadro, è ben visibile il Palazzo Ducale. Dietro di esso, si scorge,
poi, la cupola della Basilica di San Marco e una parte di essa. Verso sinistra,
si nota, invece, l’alta colonna con la statua di S. Teodoro e, infine, il
campanile della Basilica di San Marco. I palazzi che si affacciano sulla laguna
si allineano e continuano oltre il bordo sinistro. In primo piano alcune
gondole traversano il bacino di San Marco. Sopra di esse, i gondolieri, in
piedi, conducono l’imbarcazione mentre altri uomini sono seduti più in basso.
Il cielo è terso tranne qualche nube bianca che fa da sfondo agli alti edifici.
L’atmosfera che si
coglie nel dipinto di Canaletto è sospesa.
Venezia sembra immersa in una luce brillante e senza tempo. La Veduta
del bacino di San Marco dalla punta della Dogana, come altre opere
di Canaletto, contribuì a
diffondere il mito della città in Europa. Nel dipinto, Venezia è rappresentata
come una città ricca e tranquilla. La città, grazie al suo paesaggio disteso
sulla laguna, fu, infatti, il soggetto ideale delle vedute. Canaletto divenne
famoso in tutta Europa e fu considerato un maestro del vedutismo.
Canaletto disegnò la Veduta
del bacino di San Marco dalla punta della Dogana facendo uso
della camera ottica. Grazie a tale strumento, il maestro veneziano riusciva a
tracciare dal vero le linee prospettiche degli edifici. Successivamente, in
studio, Canaletto riprendeva le
composizioni con squadre e compassi. L’artista utilizzò una stesura meticolosa
e accurata del colore ad olio sulla tela per creare superfici uniformi e
dettagliate. Le architetture sono rese con volumi solidi e geometrici. I
personaggi, invece, sono rappresentati con pennellate più veloci e paiono,
quasi, dettagli pittoreschi che animano la città.
La parte superiore
del dipinto, occupata dal cielo ha una intonazione fredda ed è colorata con
azzurro e blu, più intenso verso l’alto. Un terzo del dipinto, in basso, è
destinato alla veduta vera e propria. In questa zona prevalgono colori caldi e
scuri. Le architetture sono colorate in ocra e marrone mentre la laguna assume
una colorazione scura che la trasforma in uno specchio. Il blu è molto
profondo, virato verso il grigio con sfumature di verde. I colori delle
architetture e del cielo si riflettono sullo specchio d’acqua con tonalità,
però, più scure. Le imbarcazioni sono in controluce. Invece, al centro della
laguna spiccano le macchie bianche degli abiti dei marinai. Il cielo azzurro
crea un contrasto di complementarietà, seppur debole, con l’ocra-arancio delle
architetture.
Canaletto utilizzò, secondo la tradizione, la camera ottica per
tracciare rigorosamente le linee prospettiche delle architetture rappresentate.
La città di Venezia, quindi, è rappresentata attraverso una rigorosa
prospettiva lineare. In primo piano, sulla laguna, le imbarcazioni, attraverso
la loro progressiva diminuzione verso la piazza, creano il senso di profondità.
Il formato della veduta dipinta da Canaletto è
orizzontale. Non è, comunque, panoramico ma di un formato che si avvicina al
rettangolo aureo. Il soggetto, le architetture che si affacciano sulla laguna,
occupa l’intera superficie del dipinto in larghezza e continua oltre i bordi.
Anche le imbarcazioni in primo piano sono tagliate a destra e a sinistra.
Questa scelta compositiva imprime un effetto di movimento. Pare che le in
piccole imbarcazioni scivolino in entrata e in uscita rispetto
all’inquadratura.
In primo piano, le gondole galleggiano sulla laguna. In
secondo piano, vi sono le grandi costruzioni che si affacciano sullo specchio
d’acqua. Al centro, in corrispondenza di Piazza San Marco la prospettiva si
allontana e sono visibili gli edifici più lontani. Il punto di vista è di
qualche metro sopra il livello dell’acqua. Infatti, le imbarcazioni più basse
ritratte da Canaletto sono
rappresentate dall’alto.
La composizione è leggermente obliqua e
sale da sinistra verso destra. Questo elemento permette di creare una maggiore
impressione di profondità e dinamicità dell’immagine. Si somma, infatti, alla
fuga delle linee prospettiche verso destra che si nota sulla facciata di
Palazzo Ducale. Le imbarcazioni creano, con il loro spostarsi verso destra una
direttrice di movimento verso questa direzione.
Il bacino San Marco (o bacino di San Marco) è lo spazio
acqueo della laguna veneziana antistante piazza San Marco, compreso tra i canali del Lido, della Giudecca e
il Canal Grande: vi si affacciano, oltre
al molo della Piazzetta (con
la mole di Palazzo Ducale, le colonne di San Marco e San
Todaro e le facciate della Biblioteca nazionale Marciana),
la riva degli Schiavoni (con
la severa facciata delle Prigioni),
l'isola di San Giorgio Maggiore (con
la basilica e
il monastero) e
la punta della Dogana, con la
sua Palla d'Oro.
Il bacino, con un fondale massimo di circa
12 m, è regolarmente attraversato dalle grandi navi in entrata e
in uscita dal porto; al centro, due
grandi boe d'ormeggio sono riservare all'attracco d'onore,
specialmente per il naviglio militare.
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